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Libri!

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2008 13:05
17/01/2008 22:42
 
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abbiamo letto, stiamo leggendo, rileggiamo, consigliamo...
Per prima cosa avevo in mente: apriamo qui un topic per i libri di tutti i generi, poi nella sezione generale un topic per i libri di musica classica. In questo modo chi vuol fare una ricerca di tutti i libri inerenti alla classica li trova tutti raggruppati e non deve star a spulciare una topic gigantesco. Che ne pensate?
Mentre non mi date il vostro parere su quest'idea inizio io:

Vi consiglio assolutamente
LA VERSIONE DI BARNEY - di M. Richler


Un succulento libro che si legge in un baleno, un vero capolavoro e caso letterario. Consiglio di leggerlo un po' a tutti, dagli amanti della letteratura impegnata ai lettori un po' meno esigenti. In egual modo (e in maniera miracolosa!) questo libro soddisfa tutti, con un protagonista al di fuori del comune e una trama (e colpi di scena!) da far rabbrividire.

Continuate voi : )
[Modificato da ValerioScimmia 17/01/2008 22:43]
17/01/2008 23:23
 
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Non posso non consigliare a tutti "Il signore delle mosche" di Golding, un libro a dir poco fantastico e meraviglioso
18/01/2008 00:25
 
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giusto perchè il mondo è complicato a in tema con una bella riflessione comune in un altro topic, suggerisco:

"dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo: tolemaico e copernicano" di G. Galilei

perchè parla di come si parla, come si spiega, come si capisce

io lo trovo molto attuale, ma so che nel passato a qualcuno non è piaciuto. non ho capito se ora piace a tutti.

Edit: anche richler non è male, davvero
[Modificato da xni 18/01/2008 00:26]























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18/01/2008 01:10
 
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consiglio gordon pym di edgar allan poe
un vero capolavoro!

e andando su un genere completamente diverso: 3 uomini in barca di jerome.
fa veramente morire dal ridere mentre lo si legge :D



__________________________________________________
PRESIDENTE DEL COMITATO PER L'ABOLIZIONE DI CRAMER
18/01/2008 06:54
 
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Re:
xni, 18/01/2008 0.25:

giusto perchè il mondo è complicato a in tema con una bella riflessione comune in un altro topic, suggerisco:

"dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo: tolemaico e copernicano" di G. Galilei

perchè parla di come si parla, come si spiega, come si capisce

io lo trovo molto attuale, ma so che nel passato a qualcuno non è piaciuto. non ho capito se ora piace a tutti.

Edit: anche richler non è male, davvero




E' bellissimo, una prosa meravigliosa con dei momenti decisamente esaltanti [SM=g6903] .

Non di Galileo, ma su Galileo, consiglio invece vivamente la "vita di Galileo" di Brecht. Certo, il testo storicamente non è proprio aderente alla figura di questo scienziato, lo idealizza un po', però è affascinante.


---------------------------------------------
Insomma, è tremendamente difficile parlare di musica. Io mi lascio ancora catturare dall’emozione della musica. E se qualcosa mi emoziona o mi dà allegria, sono contento. (Dmitrij Dmitrievic Shostakovic 17/10/1965)
18/01/2008 12:10
 
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Concordo assolutamente con Yehudi, la prosa di Galileo è fra le più belle dell'intera letteratura italiana. Calvino la riteneva addirittura la più bella.
E "Vita di Galileo" è una delle cose migliori Brecht. Non parlerei di idealizzazione: la semplificazione dei caratteri e l'eliminazione della profondità psicologica sono tipiche di Brecht. Per il suo "teatro epico" i chiaroscuri psicologici non contavano molto, la funzione del dramma era essenzialmente quella di sviluppare idee e i personaggi contano per le idee di cui sono portatori: sono puramente simbolici.
Comunque è verissimo che il Galileo di Brecht non aderisce alla figura storica dello scienziato.
Se volete leggere qualcosa di Bertolt che è veramente insuperabile, suggerisco "Il cerchio di gesso del Caucaso".
18/01/2008 13:56
 
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qualcuno ha letto "l'ombra del vento",di zafon?io si,circa 500 pg in 1 settimana,per me è un traguardo.
è il mio libro preferito,dopo "io e marley", di grogan (quest ultimo è la storia di un cane,quindi lo legga solo chi,come me,sorride quando incontra un cane per strada). :)
18/01/2008 14:13
 
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Re:
Janacek80, 18/01/2008 12.10:

Concordo
E "Vita di Galileo" è una delle cose migliori Brecht. Non parlerei di idealizzazione: la semplificazione dei caratteri e l'eliminazione della profondità psicologica sono tipiche di Brecht. Per il suo "teatro epico" i chiaroscuri psicologici non contavano molto, la funzione del dramma era essenzialmente quella di sviluppare idee e i personaggi contano per le idee di cui sono portatori: sono puramente simbolici.



Si hai ragione, io intendevo proprio questo con "idealizzato" [SM=g6898]



---------------------------------------------
Insomma, è tremendamente difficile parlare di musica. Io mi lascio ancora catturare dall’emozione della musica. E se qualcosa mi emoziona o mi dà allegria, sono contento. (Dmitrij Dmitrievic Shostakovic 17/10/1965)
19/01/2008 17:03
 
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I "tormentoni" di questa estate:

George Duby - Il cavaliere, la donna , il prete (1981)
Herman Hesse - Narciso e Boccadoro (1930)
Herman Hesse - Il lupo della steppa (1927)
Azar Nafisi - Leggere Lolita a Teheran (2003)








“Non guardare la pubblicità sarebbe come imbrogliare la televisione ”

- Homer Simpson alla sua famiglia
20/01/2008 19:03
 
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uno dei libri più belli e paradossali che abbia mai letto:
il ritratto di dorian gray-oscar wilde

mi piace soprattutto il modo di rendere naturali e assolutamente giustificabili le cose più dispregevoli...
21/01/2008 10:59
 
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"Fontamara" di Ignazio Silone è un libro che mi ha colpito molto: l'ho letto almeno tre volte, ma è uno di quei libri che ogni volta che lo leggi ti dice qualcosa di nuovo. La trama è molto semplice: racconta la storia di un paese, Fontamara appunto, popolato dai cosidetti "cafoni", ovvero persone collocate sul gradino più basso della scala sociale; "carne abituata a soffrire", come li definiscono i carabinieri del paese dove le donne si sono recate per cercare di porre rimedio ad un'ingiustizia. La trama, molto semplice, viene narrata adottando una focalizzazione sempre interna e tre diversi punti di vista: quello di una donna, quello di suo marito e quello del loro figlio, che raccontano così diversi avvenimenti.
La realtà descritta è molto triste, e io avverto nella narrazione e nello stile di Silone un senso di impotente rassegnazione, nella triste consapevolezza che tutto cambia per rimanere sempre com'è. Unica voce diversa nel panorama fontamarese è quella di Berardo Viola, un cafone manesco e irruento ma profondamente altruista e buono d'animo, che sarà il primo a morire per una causa comune a tutti i fontamaresi.
Emblematica è la gerarchia sociale vista dal lato dei cafoni:


In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa.
Poi viene il principe Torlonia, padrone della terra.
Poi vengono le guardie del principe.
Poi vengono i cani delle guardie del principe.
Poi, nulla.
Poi, ancora nulla.
Poi, ancora nulla.
Poi vengono i cafoni.
E si può dire ch’è finito



E' un gran libro e ne consiglio vivamente la lettura a tutti [SM=x1481542]
21/01/2008 11:04
 
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ho trovato in libreria una nuova edizione (integrale! una specie di director's cut) di 'Straniero in terra straniera' di Heinlein a soli 9.50 euri, fantastico fantastico, mi si era spezzato il cuore quando dovetti restituirlo alla biblioteca dopo averlo letto.
----------

nella mia bocca c'è un party dove vomitano tutti
21/01/2008 11:41
 
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ieri ho cominciato a leggere Palazzo Yacoubian di 'Ala Al-Alswani
ma dopo 5 pagine mi sono rotto, troppo noioso...


-------------------------------------------------------

il mio fucile la mia pistola, o ci vai in guerra o sotto le lenzuola
21/01/2008 12:34
 
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Re:
bradipoalpiano, 1/21/2008 10:59 AM:

"Fontamara" di Ignazio Silone è un libro che mi ha colpito molto: l'ho letto almeno tre volte, ma è uno di quei libri che ogni volta che lo leggi ti dice qualcosa di nuovo. La trama è molto semplice: racconta la storia di un paese, Fontamara appunto, popolato dai cosidetti "cafoni", ovvero persone collocate sul gradino più basso della scala sociale; "carne abituata a soffrire", come li definiscono i carabinieri del paese dove le donne si sono recate per cercare di porre rimedio ad un'ingiustizia. La trama, molto semplice, viene narrata adottando una focalizzazione sempre interna e tre diversi punti di vista: quello di una donna, quello di suo marito e quello del loro figlio, che raccontano così diversi avvenimenti.
La realtà descritta è molto triste, e io avverto nella narrazione e nello stile di Silone un senso di impotente rassegnazione, nella triste consapevolezza che tutto cambia per rimanere sempre com'è. Unica voce diversa nel panorama fontamarese è quella di Berardo Viola, un cafone manesco e irruento ma profondamente altruista e buono d'animo, che sarà il primo a morire per una causa comune a tutti i fontamaresi.
Emblematica è la gerarchia sociale vista dal lato dei cafoni:


In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa.
Poi viene il principe Torlonia, padrone della terra.
Poi vengono le guardie del principe.
Poi vengono i cani delle guardie del principe.
Poi, nulla.
Poi, ancora nulla.
Poi, ancora nulla.
Poi vengono i cafoni.
E si può dire ch’è finito



E' un gran libro e ne consiglio vivamente la lettura a tutti [SM=x1481542]


Su Silone sfondi una porta aperta. Curiosamente, proprio Fontamara non l'ho mai letto, ma sono un suo fan. Ti consiglio vivamente Il segreto di Luca, oppure, meglio ancora, Vino e pane. Fra i suoi scritti saggistici, Uscita di sicurezza è il riferimento.

21/01/2008 14:01
 
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hem.. io ....
sto leggendo questo...

Il metodo antistronzi (The No Asshole Rule) di Robert I. Sutton da Elliot Edizioni.
21/01/2008 23:14
 
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Ho iniziato ''I Saccheggiatori'' di William Faulkner...All'inizio non ci ho capito niente, spero che le cose migliorino cammin leggendo!
22/01/2008 01:48
 
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Fontamara
Anche io l'ho letto un pò di tempo fa.La sua grandezza secondo me sta nel fatto che è riuscito a mostrare, con una curiosa fusione di tragicità e comicità, il totale disinteresse per la politica di persone che devono fare i conti innanzi tutto col problema della fame.
Due sono le immagini "forti" di quel romanzo che si sono impresse nella mia mente. Una terra arida e piena di sassi, nella quale anche un filo d'erba fa fatica a spuntare.
E poi la seconda è il lungo corteo di donne, scalmanate e disorganizzate,che chiede giustizia.
Silone ci fa innamorare di questi "cafoni".Essi lottano come quei fili d'erba che a stento nascono dalla terra e, caparbi, mettono radici! Perchè saranno anche rozzi e ignoranti,ma in nessun momento perdono la propria dignità e forza interiore.



Ma che bello che esista una discussione sui libriiii!!!!!









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22/01/2008 07:41
 
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Re: Re:
Janacek80, 21/01/2008 12.34:


Su Silone sfondi una porta aperta. Curiosamente, proprio Fontamara non l'ho mai letto, ma sono un suo fan. Ti consiglio vivamente Il segreto di Luca, oppure, meglio ancora, Vino e pane. Fra i suoi scritti saggistici, Uscita di sicurezza è il riferimento.





il segreto di luca l'ho letto e mi è piaciuto molto [SM=g8265]
per quanto riguarda Vino e pane, è tra i miei progetti futuri [SM=g8155]
al momento sto rileggendo Fahrenheit 451, un capolavoro [SM=g8362]
[Modificato da bradipoalpiano 22/01/2008 07:43]
24/01/2008 21:26
 
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C'è qualcuno qui che come me ama La storia infinita di Michael Ende tanto da definirlo "il libro dei libri"?
Se c'è qualcuno che non l'ha letto glielo arciconsiglio! ;-)
Tanto per rimanere in tema col forum... qualcuno di voi ha già messo le mani su La musica sveglia il tempo di Barenboim?
24/01/2008 22:31
 
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Di Ende ho letto più volte "Le avventure di Jim Bottone" [SM=g8362]

Ho finito di rileggere Fahrenheit 451, devo dire che è meraviglioso, molto meglio di quanto ricordassi. Nel libro vedo diverse analogie con 1984 di Orwell, forse il mio libro preferito insieme a La fattoria degli animali, sempre di Orwell [SM=g8362]

Sono a tre quarti di "It" di Stephen King...è robba forte


Sarà forse perchè in treno mi annoio e quindi mi porto sempre un libro, ma in questi giorni sto leggendo moltissimo [SM=x1481536]
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