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Scuole violinistiche

Ultimo Aggiornamento: 13/04/2008 10:57
16/01/2008 13:56
 
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franco-belga, russa..altro
qualcuno mi spiega le differenze tra scuola franco-belga, russa, italiana, tedesca(??) etc? ho capito che è una questione di impostazione e di modi di tenere l'arco soprattutto..ma boh.?
sono apprezzati eventuali disegnini che mi spieghino la situazione
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nella mia bocca c'è un party dove vomitano tutti
16/01/2008 14:08
 
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Cito da "L'arte del violino" di Flesch

Maniera tedesca: L'indice preme sulla bacchetta con la sua superficie interna press'a poco all'alltezza dell'articolazione tra la 1 e la 2 falange, le altre dita si trovano nella posizione da ciò derivante, il pollice sta di fronte al dito medio; tutte le dita son serrato fra di loro, i crini dell'arco moderatamente tesi

Maniera franco-belga: L'indice preme sulla baccehtta lateralmente all'estremità della sua seconda falange, che in tal modo è spinta parecchio più innanzi che nella prima maniera; spazio tra l'indice ed il medio; pllice di fronte al medio; arco molto teso, posizione inclinata della bacchetta.

Maniera russa: L'indice preme col principio della sua terza falange lateralmente sulla bacchetta e l'aggancia, inoltre, con la prima e la seconda falange. Piccolissimo spazio tra l'indice ed il medio. L'indice assume la condotta dell'arco mentre che il mignolo tocca la bacchetta solo quando si suona alla metà inferiore. Arco debolmente teso, bacchetta perpendicolare ai crini


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Insomma, è tremendamente difficile parlare di musica. Io mi lascio ancora catturare dall’emozione della musica. E se qualcosa mi emoziona o mi dà allegria, sono contento. (Dmitrij Dmitrievic Shostakovic 17/10/1965)
16/01/2008 14:09
 
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Domani vedrò di scannerizzare le foto che mette Flesch e magari anche il seguito, dove riporta le sue consideazioni


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Insomma, è tremendamente difficile parlare di musica. Io mi lascio ancora catturare dall’emozione della musica. E se qualcosa mi emoziona o mi dà allegria, sono contento. (Dmitrij Dmitrievic Shostakovic 17/10/1965)
16/01/2008 17:43
 
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oddio avevo scritto un post lunghissimo... tutto perduto :(

cmq volevo pubblicizzare "il violino nella storia" di Enzo Porta, che non è solo la storia nel violino, ma una "genealogia ragionata" di tutte le conquiste meccaniche e tecniche relative allo strumento.

piccolo esempio. Corelli, prima scuola italiana, ha avuto come allievi tartini e poi nardini, che ha avuto come allievo il francese baillot che poi è andato in francia e sulla base delle conoscenze acquisita ha fondato la prima scuola francese. e cosi via fino ai giorni nostri, parlando molto dettagliatamente di ognuno di loro.




16/01/2008 17:53
 
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e ovviamente parla anche del repertorio e di tante altre cose interessanti. costa 27 euro ('tacci sua) è della EDT, io me lo sono fatto prestare.

per questo non copio niente, ci sarebbe troppo da dire, e la sintesi che fa flesh va più che bene



17/01/2008 15:07
 
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Ecco le pagine di Flesch



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Insomma, è tremendamente difficile parlare di musica. Io mi lascio ancora catturare dall’emozione della musica. E se qualcosa mi emoziona o mi dà allegria, sono contento. (Dmitrij Dmitrievic Shostakovic 17/10/1965)
17/01/2008 15:09
 
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17/01/2008 15:10
 
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[Modificato da Yehudi89 17/01/2008 15:15]


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17/01/2008 15:13
 
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[Modificato da Yehudi89 17/01/2008 15:15]


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17/01/2008 15:14
 
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Scuola franco-belga
[Modificato da Yehudi89 17/01/2008 15:15]


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17/01/2008 15:16
 
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[Modificato da Yehudi89 17/01/2008 15:17]


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17/01/2008 15:18
 
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17/01/2008 15:19
 
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17/01/2008 15:20
 
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17/01/2008 15:23
 
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Io personalmente suono con la maniera russa, anche se non alzo per niente il mignolo in nessun caso. Mi è sempre sembrato un movimento piuttosto nutile, anche perchè in realtà alla punta esso si trova solo appoggiato sulla bacchetta,e già così non esercita più nessuna contropressione. Si attendono opinioni :D


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Insomma, è tremendamente difficile parlare di musica. Io mi lascio ancora catturare dall’emozione della musica. E se qualcosa mi emoziona o mi dà allegria, sono contento. (Dmitrij Dmitrievic Shostakovic 17/10/1965)
18/01/2008 00:38
 
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da ignorante in materia mi chiedo se esista una "scuola italiana". poi se possibile mi interesserebbe sapere in che periodi storici si sono sviluppate le diverse scuole; ho letto solo di sfuggita l'articolo che ci ha fornito yehudi, ma mi sembra che si parli solo di vecchia scuola in riferimento a quella tedesca. magari potreste essere più precisi, se potete
grazie mille

p.s. scusatemi, ma in mancanza di colleghi chitarristi dovrò rompere le scatole a voialtri strumentisti :D


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il mio fucile la mia pistola, o ci vai in guerra o sotto le lenzuola
18/01/2008 07:05
 
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Re:
TherionZ, 18/01/2008 0.38:

da ignorante in materia mi chiedo se esista una "scuola italiana". poi se possibile mi interesserebbe sapere in che periodi storici si sono sviluppate le diverse scuole; ho letto solo di sfuggita l'articolo che ci ha fornito yehudi, ma mi sembra che si parli solo di vecchia scuola in riferimento a quella tedesca. magari potreste essere più precisi, se potete
grazie mille

p.s. scusatemi, ma in mancanza di colleghi chitarristi dovrò rompere le scatole a voialtri strumentisti :D




Che io sappia la scuola italiana corrisponde praticamente a quella franco-belga, però non ne sono sicuro. Samucito potrà sicuramente risponderti in maniera più precisa


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18/01/2008 09:11
 
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si che c'è una scuola italiana, anzi c'è una scuola per ogni città. la prima scuola italiana è quella che ho citato su (corelli geminiani tartini nardini) che arriva fino a paganini (scuola genovese), sivori, sfilio e gaccetta (?).




Paganini------------- Sivori ----- Sfilio ------ Gaccetta (:o)
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Francescatti senior -------Z.Francescatti(ma che ha studiato con Thibaud a Parigi)


[Modificato da Samucito 18/01/2008 09:20]



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