gli improvvisi di schubert

chi li ha suonati? io da piccolo li ho letti tutti (vedi: leggere) e mi sono sempre rimasti impressi. a me piacciono tanto, e non ci trovo niente di più leggero o meno impegnativo di uno studio di chopin. che ne pensate?

Penso che sono dei piccoli capolavori.

Io tempo fa ho studiato il numero 2 e il numero 3 che è bellissimo.

Li ho ascoltati, alcuni sono davvero belli ,altri non li ricordo.



il mio ragazzo ne portò uno all'esame di compimento inferiore

io ho avuto il privilegio di studiare il n°3 op 90...occhio ai num d'opus perchè ci sono 2 raccolte se non erro...
l'ho portato al V con non pochi stenti e lacrime e ore di cura del suono ma sono legatissima a quel pezzo e mi avete fatto venire in mente che non mi dispiacerebbe riprenderlo!!
il 2° quello in mib è 1 pò troppo ripetitivo....però è di un pianismo delicatissimo e elegantissimo se eseguito correttamente...

e poi mi piace molto il 4° che è in lab minore o sbaglio??
vabbè il mio ragazzo dell'epoca(6 anni fa)quando io entrai in cons e portavo già il mio improvviso in repertorio mi faceva spesso sentire anche quel 4° che è molto bello...

Schubert spesso è un autore un pò messo da parte...anche da persone come me...e a volte mi basta sentire un suo pezzo per ricordarmi quanto sono cretina a non incuriosirmi e scoprire un autore come lui...perchè è veramente qualcosa di diverso e straordinario rispetto ai suoi contemporanei....e pure ai suoi tempi se lo filavano pochissimo perchè c'era sempre l'ombra di Beethoven.....

tant'è che il povero Franz non ebbe vita facile....emotivamente....

il terzo è quello che tutti suonano trasportato in sol maggiore vero? a proposito secondo voi quanto influisce sul colore questo trasporto da solb maggiore a sol maggiore? o non è poi così determinante?
a me il secondo mi piace da morire invece e trovo noioso il primo, quella specie di marcia.
il quarto è bellissimo, a proposito ascoltate rachmaninov come lo suona usando davvero poco pedale negli arpeggi iniziali:





ma a me fa impazzire anche l'ultimo dall'atmosfera quasi ungherese:



(aspettare qualche secondo e parte coll'improvviso)