Clarinetto e noi

da semi-autodidatta sono sempre entusiasta di scambiare esperienze, consigli o opinioni con atri strumentisti, magari più esperti di me.

intanto comincio a raccontare alcuni dettagli su me e su casa faccio col clarinetto.

Ho un bel selmer (u.s.a) modello cl200. trovo abbia un bel suono abbastanza scuro e man mano che miglioro lo apprezzo sempre più; pensare che, da vero incosciente, l'ho preso 4 o 5 anni fa su ebay.

Attualmente ho un maestro e persino un compagno di corso, anche se sto studiando prevalentemente da solo (le lezioni con il maestro vanno lentine per me); uso come metodo, dietro ottimo consiglio di un membro del vecchio forum, il "rubank".

Mi trovo molto bene, è composto di quattro volumi ognuno per un particolare livello di capacità, sono partito dal primo volume livello elementary e ora sono sul secondo, l'intermediate.

consigli o esperienze analoghe ?

ogni soglia nasconde la propria insidia, e così ogni specchio.
quella volta, ad esempio ...

a cena, lei con il suo tubino e il suo inebriante chanel sembrò distaccata, preoccupatissima perchè lui anzichè tentare di frugarle la scollatura con il suo solito prosaico saluto esprimesse invece un'interpretazione sul motivo di tutte quelle curiose macchioline sulla tastiera.

era una di quelle bianche belle tastiere e quelle macule grigette ne guastavano l'estetica.

una tastiera deve essere pulita, usarla deve essere bello, come sarebbe riuscita a inserire i propri post sui suoi forum preferiti ?

e invece ...

uscendo dalla doccia ìaveva visto tutto attraverso lo la porta aperta della sala, riflesso nel grande specchio con la cornice dorata.

ritenendo lei non potesse vedere, dato che era in bagno, *** cominciò a infilarsi le dita nel naso. lentamente, voluttuosamente come chi sa che nulla al mondo avrebbe potuto oscurare la sua fama di galantuomo e clarinettista di successo; ma in privato sicuramente dotato delle sue irrinunciabili piccolezze, quella drammatica normalità necessaria a sentirsi migliore.

non costringetemi a postare un racconto erotico

decidetevi a aprire qualche topic :-)

[eccheccappero]

postalo un racconto erotico che non fa mai male

il problema è che non lo saprei fare, il risultato sarebbe raccapricciante (il forum peggiorerebbe di tanto) ...

lo farò solo se i clarinettisti continueranno a voler tenere per se ansie, esperienze, successi e dubbi

ecco

e poi se si ritiene ce ne sia davvero bisogno lo si potrebbe aprire in un'altra sezione.
mi viene in mente una sottosezione degli ottoni che da un certo punto di vista potrebbe avere un nome particolarmente evocativo (prima che mi ci obblighiate chiedo scusa da solo)

... va bene

l'avrete voluto voi

I - Capitolo -

- Tied ! -

Non avrebbe mai sospettato cosa stava per succederle, la sua pelle chiara ed elastica non aveva mai subito un tale trattamento.

Lui, era un vero teutonico, dalle mani robuste ma agili; la prese e la legò al supporto rigido con una corda. stretta, da segnarla ...


[... to be continued]

...purtuttavia non poté evitare di sfiorare con estrema delicatezza e commozione trattenuta a stento la dolce curva là in basso , liscia come quelle sete che da bambino lo circondavano nel salotto materno pieno di storia e fantasmi di una nobiltà autocompiacente, affondata assieme all'illusione di Weimar.
Ma fu solo un attimo.
Lui non era più quel bambino. Non poteva più esserlo.

[to be continued...]

Tutto in lui lo confermava, soprattutto l'esperienza, il modo smaliziato con cui la sfiorava, la sua agilità disillusa, dietro la quale potevano intravvedersi la più travolgente passione, lo struggimento, ma anche la gelida consapevolezza di se e di quali fossero le proprie non sempre confessabili intenzioni.

con la lingua comincio a somministrarle i primi sapienti colpetti prima lenti poi sempre più rapidi. Preciso, appunto come chi sa benissimo dove vuole arrivare; così stimolata lei comincio ad essere attraversata in tutto il corpo da vibrazioni crescenti, un arpeggio di gemiti sempre più dilanianti, brevemente interrotti come per riprendere fiato si sviluppava da lei, da tutto il suo corpo.

le sue violente e rapide contrazioni cominciarono ben presto a trasmettersi dal suo corpo a tutto ciò che la circondava, le corde, la tavola a cui era strettamente legata persino l'aria vibrava.

Come Moha* cercò rifugio nella dolcezza del ricordo: a differenza di lui, dei suoi blasoni delle ascese e della rovinosa caduta del suo casato lei aveva origini a prima vista più umili, legate alla nobiltà vera quella che solo la terra può regalare.

Veniva dalla zona acquitriniosa del sud della Francia, dove un Donax (come lei) ha sempre un vin brulè a disposizione ...

[...to be continued]

un'infazia felice, passata a farsi carezzare dal caldo del vento del sud, in riva al lago. e la dolcezza di quel vento, di quegli aromi della l'avevano completamente pervasa, intrisa.

anche ora come da piccola nei miti piovosi inverni era completamente bagnata. ma anelava disperata se non ad essere lasciata finalmente sola, almeno ad una pausa. e più desiderava la quiete più lui, sempre più infoiato e implacabile la percuoteva incurante delle sue urla strazianti. quanto ancora la sua fragile fibra avrebbe potuto resisere ? quando avrebbe cominciato ad abbandonarsi ?

presto, se lui avesse continuato a quel ritmo forsennato, infatti ...

[...to be continued]

...sarebbe crollata emettendo un rauco rantolo, e già sapeva che la reazione di lui, come al solito, sarebbe stata di rabbia mista a impotenza, seguita dalla solita minaccia di abbandonarla per un'altra.
-Sempre la stessa storia- già immaginava le parole di lui, frecce di fuoco* per la sua già fragile psiche -quando per trovarne un'altra basta pagare!-
E bastava quest'accenno ad un prezzo, al fatto che - ne era ben consapevole - in fondo era una merce, per spingerla a resistere oltre le possibilità che la sua ancora esigua esperienza le consentiva...

[to be continued...]
*copyright by Fry

estenuata, con le lacrime agli occhi, accettò quanto le stava per succedere.

sarebbe stata accantonata, dopo essere stata costretta a dare il godimento (e che godimento) alle svariate persone che ora si alontanavano soddisfatte sistemandosi i colletti come a voler sminuire il suo grande sacrificio.

Mercificata, spettacolarizzata, goduta.

Il suo cuore non era ormai che un'altra spina nel suo petto un tempo latteo ed ora sempre più desolatamente terroso, sporco. non si sarebbe mai aspettata null'altro che il silenzio della grande sala da rompere con i suoi studi, i suoi gorgheggi.

Persino Wittner non la guardava più, il dolce Wittner amico di sempre tanto tenero quanto complicato, con tutti i suoi tic e ciononostante così rigoroso, perfetto. Lui, che pure era sempre presente quando ai primi tempi della sua triste struggente storia lei giovane e fiduciosissimasi affacciava, , che la incitava, che le dava il tempo per osare ora per ora di più.

E adesso era sola a piangere il crudele trattamento subito e il rimpianto per le sue numerose dolorosissime disillusioni. sarebbe finita negli immondezzai della storia, se fosse andata bene forse l'avrebbero chiamata a rendere meno traballanti certe poltrone, un ruolo essenziale ma umilissimo.

in ogni caso per lei si profilava l'oblio, mentre la vittima successiva veniva lentamente denudata.

- Fine Capitolo I -

Una domanda: state trascrivendo un racconto preso chissà dove o improvvisate?

improvvisiamo, naturalmente. alcuni la perversione la mettono veramente in pratica.

ognuno ha i propri inferni ...

Ah bene...
per me potete continuare, siete al primo capitolo e già mi sudano le cosce...

((però a questo punto chiamate anche +o-! Si deve essere offeso e non scrive più.))

II - Capitolo -

- Sì -

rimase a lungo, sarebbe dovuta per forza passare di la. e infine sì, arrivò con il ticchettio lieve dei suoi tacchi a spillo. Molle erano quei polpacci nervosi e ben torniti, sensualissime quelle curve così perfette.

Gli bastò davvero poco per entrare in confidenza con lei, che peraltro con quel fisico prorompente (almeno una quinta) di sicuro non sarebbe rimasta sola a lungo ...

[... to be continued]

ragazzi non voglio fare il rompiballe, ma questa storia del racconto erotico non vedo cosa c'entri con il clarinetto e noi...
basta su...

non per te forse, ma per appassionati, studenti e professionisti si invece, eccome ...

se ripeti la richiesta ti chiarisco tutto, ma te la senti di rovinare il nostro racconto ?

xni, 28/01/2008 22.03:

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non per te forse, ma per appassionati, studenti e professionisti si invece, eccome ...

se ripeti la richiesta ti chiarisco tutto, ma te la senti di rovinare il nostro racconto ?

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non sapevo per suonare il clarinetto si richiedessero queste doti...

tutti colpevoli
tutti